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Il libro prende le mosse dai pensieri di un giovane che alla maturit? liceale si trova affascinato dalla cultura dei classici greco-latini, dai rudimenti filosofici e dallimpatto con le scienze fisiche e naturali. Il latino e i suoi naturalisti hanno suscitato un fervore verso la Botanica Sistematica che lo riporta a Linneo e quindi alla conoscenza del mondo naturale, allesperienza della denominazione dellesistente come conoscenza e quindi agli universali di Guglielmo dOccam. La scelta della facolt? di Medicina funger? da mediazione fra la filosofia, vista come via alla verit?, e la biologia con il grande mistero delluomo nella sua dualit? di mente/corpo.Lincontro con il microscopio aprir? la strada allapprofondimento della biologia, ma anche alla ricerca dei significati e delle interpretazioni del mondo. I meccanismi della percezione, visiva in particolare, nelle articolazioni della Gestaltpsychologie, e i suoi rapporti con il mondo interiore, sia quello della memoria esplicita che della memoria implicita, sono affrontati nellesplorazione del mondo attraverso il microscopico e nella ricerca di una obiettivit? scientifica. Locke e Kant, Popper e Heidegger fanno da contraltare a Ramon y Cajal, Golgi, Kandel, Heisenberg, mentre la semiotica illumina e confonde sullimportanza del linguaggio per la conoscenza. Il segno e il suo riconoscimento si trasferiscono nella scienza attraverso linter-soggettivit? e il linguaggio appare come lunico modo di penetrare lesistente.Il libro si dilunga sullorigine di certe denominazioni in patologia tratte dalla vita quotidiana, sullantropomorfismo spesso applicato agli oggetti del campo microscopico, sempre illustrati su base fenomenologica e psicologica.
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